GIO 30/03 - 08:22 • di ANDREA CORMANO

È una delle più antiche tecniche terapeutiche di origine tradizionale cinese che consiste nell’infissione di sottilissimi aghi metallici sterili in particolari punti del corpo umano, detti ‘agopunti’, con loro successiva stimolazione a scopo antalgico, analgesico, miorilassante, di stimolazione del sistema immunitario e di riequilibrio energetico dei meridiani. 

I fondamenti della medicina tradizionale cinese (MTC), come la teoria dello yin-yang, la teoria dei Cinque Movimenti, la teoria degli organi e dei visceri, quella del Qi, del sangue e dei liquidi, risultano essere la base del sistema di pensiero che ha contribuito alla nascita dell’agopuntura attraverso l’elaborazione del sistema dei canali principali, secondari e quello stesso degli agopunti prima citati.  Si può dedurre, dunque, che senza questi principi della medicina cinese l’agopuntura non sarebbe potuta nascere, né evolversi così com’è accaduto. Inoltre, essa è la tecnica di terapia attraverso la quale il mondo medico e scientifico occidentale ha incontrato la medicina cinese. 

A differenza della medicina classica occidentale, la medicina cinese considera ogni organo e viscere come un complesso sistema energetico che comprende sia la sua entità anatomica sia gli aspetti mentali, emotivi e spirituali. Per tale motivo, ogni organo è collegato ad un tessuto, ad un organo di senso, ad una sostanza vitale e agli aspetti spirituali nonché anche alla relativa emozione. La diagnosi, in MTC, fondata prevalentemente sull’osservazione, l’esame della lingua e del polso, la palpazione e l’anamnesi, serve ad identificare una sindrome: ossia un quadro clinico formato da tutte le manifestazioni cliniche del paziente che indicano il carattere, la sede e la patologia della disarmonia che colpisce il paziente. Un principio importante della MTC è che una stessa malattia, secondo la medicina occidentale, si può manifestare con differenti sintomi e, di conseguenza, la stessa sindrome può essere causata da differenti malattie. Infatti, esiste un detto “una malattia, molte sindromi; una sindrome, molte malattie”. A seconda della sindrome, il medico agopuntore decide quali agopunti trattare e quale ricetta fitoterapica prescrivere. 

È necessaria quindi una corretta integrazione della medicina occidentale con quella tradizionale cinese in modo tale da scegliere le terapie ed i trattamenti terapeutici con meno effetti collaterali e maggior efficacia al fine di offrire al paziente le migliori cure possibili. L’OMS ritiene l’agopuntura utile per 64 patologie differenti, variando dalle patologie reumatologiche a quelle dell’apparato osteo-articolari, al trattamento delle cefalee, delle vertigini, delle nevralgie, delle problematiche gastro-enteriche, nel campo della neuroriabilitazione, per i trattamenti di medicina estetica e di numerose altre problematiche. Nel prossimo ICD11, l’OMS introdurrà, per la prima volta, un intero capitolo dedicato alla Medicina Tradizionale Cinese. All’Agopuntura classica si può associare l’Auricoloterapia, la Coppettazione, la Moxa, la Stimolazione Elettrica (Elettroagopuntura), la Fitoterapia, la Dietetica e il Gua Sha. Grazie alla sua azione diretta sull’alterazione delle funzioni dei vari organi ed apparati, esercita, ove possibile, un’azione curativa sulle malattie acute e croniche. 

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