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MAR 22/11 - 10:40 • di ANDREA CORMANO

Cos'è la MCS?

- SENSIBILITÀ CHIMICA MULTIPLA

Secondo il consenso degli esperti italiani sulla gestione clinica e terapeutica della Sensibilità Chimica Multipla (MCS), pubblicato sull’International Journal of Environmental Research and Public Health nell’Ottobre 2021, si tratta di un disturbo ambientale, multisistemico, ricorrente che si manifesta in risposta a diverse esposizioni come pesticidi, erbicidi, insetticidi, solventi, metalli tossici, muffe anche al di sotto del valore limite di soglia (TLV), calcolato per età e sesso nella popolazione generale


È, quindi, una sindrome caratterizzata da segni e sintomi estremamente variabili e differenti da persona a persona e che possono interessare più organi, sistemi ed apparati. Infatti, la maggior parte dei pazienti, dopo esposizione a xenobiotici ambientali, manifesta sintomi cutanei, allergici, gastrointestinali, reumatologici, endocrinologici, cardiologici e neurologici e, soprattutto, riferisce di percepire in modo alterato uno o più profumi e odori, per tale motivo la MCS può essere classificata secondo ICD10 come un disturbo respiratorio in relazione all’esposizione ad agenti chimici, gas fumi e vapori (codice J68.9).

È una malattia strettamente correlata all’inquinamento ambientale e alle esposizioni lavorative a sostanze xenobiotiche. Infatti, in questi ultimi decenni è emerso con forza che la grande quantità di sostanze chimiche che il mondo industriale ha immesso in tutti gli ambiti, passando dalla vita produttiva per arrivare a quella sociale e domestica, perturbano i sistemi biologici ed hanno una azione tossica diretta ad organi e tessuti e, soprattutto, agiscono in modo sottile e persistente nel tempo sia come Endocrine Disruptor (ED), ossia interferenti endocrini, sia alterando e disregolando i meccanismi epigenetici e i processi fisiologici e biologici delle cellule che sono alla base dell’equilibrio salute-malattia.

A causa dell’elevata variabilità dei sintomi e della complessità del quadro clinico, è una patologia poco conosciuta che la maggior parte dei medici riconosce con molta difficoltà. Infatti, per capire la MCS bisogna superare il concetto di "una causa determina una malattia, ma più cause determinano delle sindromi complesse e sistemiche”.

È necessario prima di tutta una attenta anamnesi, non solo familiare, fisiologica e patologica ma, anzitutto, lavorativa, individuando possibili fonti di inquinamento sia outdoor che indoor come: esposizione a solventi organici e composti correlati come i VOC, insetticidi, pesticidi, erbicidi, metalli pesanti, muffe, prodotti di combustione, fragranze o profumi, solfiti, conservanti e coloranti.   Vista la grande variabilità di sostanze coinvolte nello scatenamento della sintomatologia, i meccanismi eziopatogenetici studiati sono diversi e tra questi, quello più importante a mio avviso, studiato e ipotizzato dal Prof. Martin Pall, è l’iperattivazione dei recettori NMDA del glutammato con conseguente trasduzione del segnale che determina una aumentata produzione di citochine pro-infiammatorie e una ridotta produzione di citochine anti-infiammatorie, una ridotta produzione di ATP, il principale carburante energetico cellulare, e un circolo vizioso biochimico di disregolazione dell’Ossido Nitrico e Perossinitrito, responsabile della cronicizzazione della malattia.

Nei pazienti con MCS, studi scientifici, hanno evidenziato che rispetto al gruppo di controllo, vi è una significativa alterazione di alcuni enzimi di detossificazione con ridotta attività enzimatica, prevalentemente della catalasi, glutatione S trasferasi, alterazione della composizione degli acidi grassi di membrana cellulare degli eritrociti, alterazioni enzimatiche di alcuni polimorfismi dei citocromi P450, in particolare il 2D6, 2C19.

Pazienti con MCS spesso manifestano comorbilità come la sindrome da fatica cronica, la fibromialgia, l’elettrosensibilità, allergie ad alimenti ed inalanti; per tale motivo l’iter diagnostico è molto complesso e personalizzato. Dopo aver compilato il QEESI, in base al caratteristico quadro clinico e sintomatologico del paziente, vengono prescritti esami di laboratorio, in particolare, esami tossicologici (presenza di pesticidi, erbicidi, xenobiotici ambientali e loro metaboliti, metalli pesanti) per la ricerca di eventuale bioaccumulo di tali sostanze nei tessuti, test olfattivi per identificare le sostanze che alterano l’olfatto e che possono scatenare e/o aggravare il quadro clinico e sintomatologico, studio dei polimorfismi genetici dei principali enzimi di fase 1 e 2 della detossificazione epatica, al fine di identificare le alterazioni dei principali enzimi che metabolizzano le sostanze xenobiotiche, profilo metabolomico e lipidomico.

Nei pazienti con MCS, sono abbastanza frequenti reazioni avverse a farmaci e/o integratori, per tale motivo la terapia è personalizzata e si basa prevalentemente su terapie di drenaggio degli organi emuntori con fitoterapia e preparati omotossicologici ed omeopatici, immunoterapia a basso dosaggio (low dose immunotherapy), trattamenti di agopuntura per il decondizionamento dell’amigdala, il tutto abbinato a un corretto regime alimentare incentrato sui principi e capisaldi della dietetica cinese. 

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