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LUN 26/02 - 11:35 • di ANDREA CORMANO

Test Olfattivo: i VOCs esalati sono un marker nella Sensibilità Chimica Multipla

- SENSIBILITÀ CHIMICA MULTIPLA

L'olfatto insieme alla vista, al tatto, all'udito e al gusto, è uno dei 5 organi di senso che consentono alla persona di interagire con il mondo esterno e con l'ambiente circostante. Nelle persone con la Sensibilità Chimica Multipla (MCS), il sentire un odore può essere un avvertimento di un potenziale rischio per la propria salute in quanto nell'area possono essere rilevate a concentrazioni molto inferiori anche le molecole irritanti le vie respiratorie. Le persone con MCS fanno una grossa confusione tra sentire un odore o un profumo, anche naturale di un fiore, ed esporsi a molecole irritanti, le quali sono le uniche responsabili del loro quadro clinico e sintomatologico. A tutto ciò, se si associa anche la grande variabilità della sensibilità olfattiva dei pazienti, diventa molto difficile e complicato identificare le sostanze irritanti che possono essere responsabili dello sviluppo della MCS.


La difficoltà nell'identificare le sostanze può essere superata grazie al test del respiro sui Composti Organici Volatili (VOC), effettuato attraverso un naso elettronico (E- Nose). Il test del respiro è una metodica gold standard per la diagnosi dei pazienti con Sensibilità Chimica Multipla (MCS) e consiste nell’analizzare in tempo reale (ORT - VOC) i VOC endogeni, prodotti durante il catabolismo nel corpo, ed, attraverso gli scambi gassosi che avvengono nei polmoni, sono esalati con il respiro. I VOC esalati sono prodotti sotto l’influenza dello stress ossidativo e della risposta infiammatoria. 

Come ben sappiamo, la MCS è una perdita di tolleranza indotta da sostanze chimiche che si sviluppa in risposta all’esposizione acuta di natura tossica o in seguito agli effetti cumulativi causati da una esposizione a basso dosaggio ma cronica e persistente. 
La MCS è una malattia infiammatoria determinata da una iperattivazione dei recettori NMDA, innesco di un circolo vizioso di ossido Nitrico e Perossinitrito (NO/NOO-), produzione di citochine infiammatorie, ridotta produzione di ATP, riduzione del glutatione, alterazione dei meccanismi di detossicazione epatica di fase I e II (stress ossidativo e citocromo P450), alterazione dei recettori della serotonina, sensibilizzazione neuronale e infiammazione neurogena. 
Inoltre le molecole sensibilizzanti tramite l’iperattivazione dei recettori NMDA e del conseguente circolo vizioso NO/NOO- stimolano la produce di acido lattico, il quale riduce i livelli di ossigeno nei tessuti (ipossia tissutale), aggrava l’acidosi e determina una iperventilazione polmonare compensatoria con la formazione di un caratteristico profilo VOC espirato.


Campionando il respiro per qualche minuto, ossia il tempo necessario per far fluire il sangue in tutto il corpo, si possono rilevare tutti i VOC in arrivo dalle cellule dell'organismo. La metodica del test del respiro prevede la registrazione in continuo e in tempo reale dei VOCs emessi con la respirazione in condizioni basale e con odoranti puri (naturali, atossici, anallergici a basse concentrazioni) in modo da valutare la soglia olfattiva e le capacità uni e cross modali al fine di compararli con i VOCs indotti da sostanze sensibilizzanti standard e sotto indicazione del soggetto che si sottopone al test. 
I pazienti con MCS che si sottopongo a tale test hanno una risposta paradossa, a cui si associa spesso un calo della saturazione del sangue periferico con un recupero più lento, rispetto al gruppo di controllo. Tali cambiamenti suggeriscono che le esposizioni ai VOCs determina una ipossia tessutale associata a una acidosi metabolica e una iperventilazione compensatoria.

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