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GIO 03/11 - 16:35 • di ANDREA CORMANO

Neuromodulazione Auricolare

- AGOPUNTURA

Nel 2011 il gruppo GSANT e CERNATEC, con il contributo fondamentale del Dott. Bazzoni, eseguendo un lavoro d’integrazione dei risultati dell’Auricoloterapia e di tecniche non invasive di stimolazione elettrica del padiglione auricolare come l’Auricular Transcutaneous Vagus Nerve Stimulation (at-VNS) e la Trigeminal Nerve Stimunaltion (TNS), ha portato alla nascita della Neuromodulazione Auricolare (ANM) detta Vago-Trigemino-Spinale: ossia una tecnica terapeutica che, stimolando con mezzi fisici e farmacologici le branche auricolari del nervo trigemino, del vago e del plesso cervicale superficiale C2-C3, modifica la fisiopatologia dei processi nervosi e neuroendocrini-immunologici implicati nella genesi di molte malattie


L’at-VNS è una evoluzione della stimolazione nervosa del Nervo Vago (VNS) approvata dalla Food and Drug Administration (FDA) nel 1997 per il trattamento di forme di epilessia farmaco-resistente e, nel 2005 per casi gravi di depressione che non rispondevano ai farmaci (Nota 1-2-3). La VNS, rispetto all’at-VNS, prevede un intervento chirurgico o anestesiologico ed è correlata ad effetti collaterali come raucedine, tosse, paralisi delle corde vocali, infezioni ricorrenti, effetto cronotropo negativo.
Oltre all’epilessia e alla depressione, la VNS è indicata per il trattamento dell’emicrania (4), ansia (5), deficit cognitivo (6-7), Alzheimer (8), autismo (9), acufeni (10 -11), ictus (12-13-14), disturbo post traumatico da stress (15), disturbi alimentari (16) ed obesità (17). 

La neuromodulazione auricolare, rispetto alla stimolazione nervosa del Nervo Vago, è più specifica perché agisce su determinate aree cerebrali senza effetti collaterali sistemici, perciò più sicura, ben tollerata e più flessibile perché si può interrompere il trattamento in qualsiasi momento. Secondo gli studi di Peuker e Filler del 2002 (18), l’orecchio esterno è innervato dal:  
  • Nervo Grande Auricolare (GAN) che origina dal II e III ramo del plesso cervicale. Il ramo posteriore innerva la superficie inferiore mastoidea del padiglione auricolare, mentre il ramo più piccolo la superficie laterale;
  • Nervo Piccolo Occipitale (LON) che origina dal II nervo cervicale e innerva il terzo superiore del padiglione auricolare;
  • Branca Auricolare del Nervo Vago (ABVN) di Arnold che origina dal ganglio giugulare che innerva la conca, meato acustico esterno, la superficie laterale e mediale mastoide;
  • Ramo Auricolotemporale del Nervo Trigemino (ATN) innerva l’area anterosuperiore e antero mediale.


Tali studi hanno confermato le ricerche di Ueno del 1993 (19) dove soprattutto la conca superiore, la conca inferiore e il trago hanno una innervazione mista trigeminale e vagale. La superficie mediale mastoidea posteriore è innervata dal GAN, ABVN e LON con quote differenti secondo tra terzo superiore, medio e inferiore.


Sul padiglione auricolare sono presenti due sistemi terapeutici che differiscono tra loro per territorio di innervazione, vie e centri nervosi e meccanismi di azione. 
Il primo sistema è quello del Riflesso Trigemino Spinale del dolore con fibre GAN e LON, dove si cercano e trattano i punti riflessi dolori alla pressione a scopo antalgico, antinfiammatorio ed antiedemigeno. Il secondo sistema è quello della Neuromodulazione Vagale Trigeminale con fibre dell’ABVN e ATN, dove si cercano e trattano punti e aree funzionali a bassa resistenza elettrica a scopo antalgico, antinfiammatorio, miorilassante, modulante del Sistema Nervoso Centrale Autonomo, di riequilibrio degli aspetti comportamentali ed emotivi, agendo infine anche sulla plasticità cerebrale. 

Il sistema vagale trigeminale ha afferenze nel Nucleo del Tratto Solitario (NTS) e negli Spazi Perivascolari che condividono stazioni Locus Coeruleus (LC) e il Nucleo Dorsale del Rafe (DRN), le quali, con innervazione noradrenergica e serotoninergica, si connettono ad altre aree cerebrali come Ippocampo, Ipotalamo, Amigdala e possono regolare il ritmo sonno-veglia, il Sistema Nervoso Centrale Autonomo, i comportamenti alimentari, gli aspetti emotivi, i processi cognitivi, l’umore. Quando si stimola il Nervo Vago si hanno diversi effetti sul Sistema Nervoso Centrale (20):
  1. Aumento del rilascio di GABA nel liquido cerebrospinale e ippocampo e riduzione del rilascio di glutammato nel NTS; 
  2. Aumento del rilascio di noradrenalina sull’Amigdala, Talamo, Ippocampo e Neocortex con effetti antiepilettici e antidepressivi;
  3. Modulazione della serotonina, del rilascio dell’Ossido Nitrico e delle melanocortine;
  4. Aumento del rilascio di fattori neurotrofici nell’ippocampo e neocorteccia con effetti positivi sull’apprendimento, memoria, processi neurocognitivi e sull’umore; 
  5. Azione antinfiammatoria e immunomodulante stimolando la via colinergica e riducendo la produzione di citochine infiammatorie;
  6. Riduzione della tolleranza al glucosio e del peso corporeo.

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